Scott Pilgrim vs Me

Un approccio scientifico alla visione di Scott Pilgrim vs The World si limiterebbe a prendere atto che il film con Michael Cera fa registrare un inequivocabile 10 sulla scala Proserpio, come si può facilmente verificare rileggendo il seminale post sul New Indie Cinema dell'Alunno P. Scrivo di più: Scott Pilgrim è talmente indie che può essere considerato allo stesso tempo l'apoteosi di questo genere e la pietra tombale di una fugace stagione cinematografica che ha contraddistinto il passaggio del secolo.
Mentre guardavo il film devo ammettere che non riuscivo a divertirmi molto, trovo il richiamo al mondo dei videogiochi ormai fuori tempo massimo. Non sono riuscito a compiere quell'azione mentale tipica del lettore di fumetti che consiste nell'escludere il tempo esterno ed entrare nella bolla che ti permette di rileggere Dick Fulmine, Geppo e Nonna Abelarda anche a vent'anni di distanza. Forse non sono più capace di creare quella bolla o forse è colpa del film, fatto sta che non sono riuscito ad appassionarmi ai personaggi e alla trama. Durante la visione, però, due dettagli mi hanno colpito: i capelli multicolor di Ramona e la citazione dei Pixies, ufficializzatori del raggiungimento dello status di band indie di successo per qualsiasi gruppo abbia la fortuna di fargli da spalla.
Per quanto riguarda il taglio di Ramona che cambia colore dopo ogni mostro di fine livello, mi sono immediatamente tornati alla mente, come penso a molti altri, i capelli di Clementine in Eternal Sunshine of the Spotless Mind. Non è un richiamo banale: si tratta di una figura ben precisa nell'immaginario del pubblico destinatario del film, la cosiddetta Manic Pixie Dream Girl. Questo personaggio femminile, costante nelle proprie caratteristiche (essere carino, stravagante, stralunato, portatore di guai e, in un certo senso, disinteressato al proprio destino) è fondamentale per il protagonista dei film new indie perchè l'innamoramento nei suoi confronti è la spinta che lo porta alla fine ad affrontare la vita con un nuovo punto di vista più "adulto" e consapevole. Propongo all'Alunno Proserpio di inserire a tal proposito un undicesimo punto alla sua scala. Il discorso non cambia se cambia il sesso. Lo stesso Micheal Cera è Manic Pixie Dream Boy di uno dei pochi new indie movie girato dal punto di vista di una ragazza: Juno. E' in questo che Scott Pilgrim pur essendo a mio parere un film senza originalità è l'apoteosi del genere indipendente perchè ha tutti gli elementi che lo contraddistinguono. Ma perchè ce li ha? Lo dice il film stesso con la battuta sui Pixies, ce li ha perchè sono necessari per essere indipendenti e di successo. E' per questo che Scott Pilgrim è la fine stessa di questo genere: tutti gli elementi che fanno di questo film un perfetto film indipendente non hanno nessun vero motivo d'essere e rendono solo palese che questo film in realtà è un falso, non è sincero.
Date queste premesse qualcuno potrebbe ribattere che è proprio della filosofia postmoderna, che è alla base dell'idea stessa di nuovo cinema indipendente, insinuare consapevolmente nello spettatore il dubbio sulle reali intenzioni dell'autore. Dovrei chiedermi se anche per i film indipendenti degli anni 2000 non sia giunto il tempo di diventare classici con cui giocare, confondere lo spettatore ed ammiccare alle comuni esperienze. Scott Pilgrim sarebbe così il pioniere di un nuovo livello di postmodernità al cinema, probabilmente insieme ad un altro film, tratto anch'esso da un fumetto indipendente, Kick Ass. Un dubbio lecito e verosimile ma che non voglio pormi. Questo ragionamento mi spingerebbe verso un'impostazione mentale che non voglio sperimentare, quella delle persone che all'avvento del nuovo cinema indipendente non l'hanno riconosciuto o peggio lo hanno banalizzato perchè ne hanno riconosciuto solo il riflesso di ciò che lo aveva preceduto. Nella pigrizia mentale che mi attanaglia, o nella paura che tutto ciò che ho scritto venga tradotto in "stai diventando un matusa", preferisco considerare Scott Pilgrim vs The World un perfetto film new indie che non mi ha fatto saltare sulle poltroncine del cinema.

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