"La prossima volta che vedrai il cielo, sara' quello di un' altra citta'. La prossima volta che farai un esame, lo farai in un' altra scuola. I nostri genitori hanno sempre fatto quello che è giusto per noi. Ma adesso devono fare quello che è giusto per loro. Perché è il loro momento, lassu'. Ma qua sotto è il nostro momento. È il nostro momento qua sotto."
Non è una parte del primo discorso da presidente di Obama. Discorso che, da buon americanista, ho ascoltato in piedi, mano sul portafoglio, davanti ad uno schermo al plasma nella corsia televisori del centro commerciale. La retorica è la stessa ma le parole vengono da più lontano, arrivano da oltre vent'anni fa. Sono parole di un dodicenne Sean Astin, futuro Samvise Gamgee, per convincere gli altri goonies a non abbandonare la loro avventura sotterranea. Non sto farneticando. Cioè, sì. Ma non sono ancora scemo, non del tutto almeno. E' la mia teoria delle catene di conoscenza a costringermi a creare collegamenti assurdi e dare così un senso a ciò che mi circonda. O viceversa? Beh, non ha importanza. Quello che importa e che nel filmetto in questione recitava Josh Brolin. Josh dopo essersi fatto ammazzare da insetti giganti e spagnoli americanizzati psicopatici, si è immedesimato in W, predecessore di Obama, nel nuovo film di Oliver Stone che LA7 ha avuto la benemerenza di mandare in onda il giorno prima. Nel film, W non viene ridicolizzato, anzi si prova quasi compassione per quest'uomo che, per quanto si impegni, si rivela un buono a nulla quando c'è da darsi da fare. Certo W è un personaggio complesso, e di elementi controversi la sua vita ne è piena: il rapporto con il padre e con l'eredità incompiuta del suo mandato, il fanatismo religioso e quello alcolico, l'elitarismo come ideale politico. Stone riesce a darne una visione convincente senza dilungarsi e senza scadere nell'ovvio. Si tratta di un ottimo film che si è giovato soprattutto della prova degli attori principali, Brolin sopra a tutti, e con un Dreyfuss-Cheney che Iago in confronto curava i poveri a Calcutta prima di Madre Teresa.
Intanto, sotto il pozzo dei desideri, mentre le monetine risplendono nell'acqua, illuminate dalla luce della luna che entra dal buco in alto, il piccolo goonies ha un ultima frase da dire ai suoi compagni:
"E finira' tutto nell' istante in cui salteremo dentro questo secchio."
E questa è dedicata a te W.
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