New Indie Cinema

Vedendo un film come Juno sorge spontanea un domanda: possibile che in Italia un film del genere non riusciamo a farlo? Intendo dire un film ben scritto, ben interpretato, con personaggi che rimangono nella memoria, una storia non banale e una colonna sonora che vai subito a cercare e ascolti in continuazione. Un film che ti fa sentire bene mentre lo guardi e non ti dà l’idea di aver buttato sette euro e cinquanta nel cesso. Certo è che gli americani hanno portato al massimo splendore un tipo di cinema indipendente che presenta una serie di caratteristiche standard:

1. I protagonisti sono eccentrici, “freak” o genialoidi (I Tenenbaum, Napoleon Dynamite, I Heart Huckabees, Fuga dalla scuola media)

2. La colonna sonora è indie o basata sul recupero di alcuni classici del passato (gli Air e la musica anni settanta delle Vergini Suicide, David Bowie rifatto alla brasiliana da Seu Jorge in Steve Zissou, la colonna sonora new wave di Maria Antonietta, Elliott Smith nei Tenenbaum, i Moldy Peaches in Juno)

3. Al centro della storia ci sono famiglie “disfunzionali” o anticonvenzionali che generano nevrosi o un’allegra follia (Juno, Little Miss Sunshine, Napoleon Dynamite, Il Calamaro e la balena, La mia vita a Garden State)

4. C’è la rivalutazione di un’estetica pop, fumettistica o retrofuturista (Ghost World, Supernacho, American Splendor di Peckar, L’arte dei sogni di Gondry, il look e il design anni settanta dei film di Wes Anderson, la nostalgia seventies delle Vergini Suicide)

5. Gli abiti bizzarri sono un segnale di rivalsa individuale (ancora i Tenenbaum, i pantaloncini di Michael Cera in Juno, le giacchette da college di Schwartzmann in Rushmore, il costume da Wrestler in Supernacho, la maglietta bianca di Paul Dano e la tuta di Abigail Breslin in Little Miss Sunshine)

6. Ci sono molti personaggi e/o una serie di storie che si incrociano (tutti i film di Wes Anderson, Happiness di Solondz, Shortbus di Mitchell, Più vero della finzione, Le vergini suicide)

7. Ci sono vicende surreali o paradossali (Il ladro di Orchidee, Essere John Malkovich, Supernacho, Human Nature)

8. C'è un’atmosfera onirica o le differenze tra realtà, immaginazione, sogno, finzione sono sfumate o scompaiono (Eternal sunshine of the Spotless Mind e L’arte dei sogni di Gondry, Il ladro di orchidee, Più vero della finzione, Supernacho)

9. C’è Jason Schwartzman (Rushmore, Maria Antonietta, I Heart Huckabees, Shopgirl, Darjeeling Limited)

10. I protagonisti sono adolescenti o bambini nerd e sfigati ma fieri di esserlo o adulti eterni adolescenti strambi, bizzarri oppure fuori dagli schemi che alla fine decidono di non adattarsi alle regole imposte dalla società (Juno, Napoleon Dynamite, Rushmore, I Tenenbaum, Le Vergini suicide, Little Miss Sunshine)

Se riscontriamo almeno cinque di queste caratteristiche siamo in presenza di un film del New Indie Cinema. Facciamo una prova: Will Hunting parla di un ragazzo disfunzionale e genialoide e ha Elliott Smith in colonna sonora, che fa due punti.
Con il documentario Z Boys and Dogtown le cose vanno meglio: ragazzi disfunzionali, abiti come rivalsa individuale, colonna sonora indie hard rock, storie che si intrecciano e trionfo dell’estetica pop. Cinque punti, quindi New Indie pieno.

1 commento:

  1. Ahaha! È una disamina perfetta! Posso aggiungere il film Hot Rod? Forse non c'entra tantissimo e non c'ha nessun punto (tranne forse gli abiti e la colonna sonora, ma questa è proprio trash) però m'ha fatto tanto ridere e lo consiglio.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Hot_Rod_-_Uno_svitato_in_moto

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