Goru Goru: le grandi spalle della letteratura

La grandezza di uno scrittore sta anche nella sua capacità di dar vita ai personaggi minori. È un po’ come al cinema: cosa sarebbe il Mistero del Falco senza l’ambiguo Sidney Greenstreet e lo schizzato Peter Lorre? Harry Potter senza Ron e Hermione? Totò senza Peppino? Ecco allora la classifica dei cinque personaggi minori più cool della storia della letteratura.


1) Goru Goru (David Copperfield di Charles Dickens). Dickens è un genio nel creare personaggi secondari. Gli basta pochissimo – un tic verbale, una caratteristica fisica, un comportamento bizzarro – per dar vita a un comprimario indimenticabile. Pensiamo solo a Wemmick di Grandi Speranze, impiegato inappuntabile che ogni giorno, all’ora del tè, dal tetto del suo cottage, spara una salva con un cannone in miniatura. Ma la vera miniera di comprimari è David Copperfield. Il Signor Micawber, cerimonioso spiantato dal cuore d’oro; il perfido Uriah Heep che nasconde l’ambizione dietro un eccesso di umiltà; il garzone del macellaio che si unge la testa con una la sugna magica capace di donargli una forza sovrumana. Con personaggi del genere uno scrittore di oggi ci camperebbe una vita. Ma niente e nessuno può superare il Goru Goru man, un vecchio terrificante che vive in un bugigattolo da straccivendolo. David vorrebbe vendergli la giacchetta per raggranellare qualche penny. Ma ogni volta il vecchio lo caccia urlando frasi insensate (“Oh, i miei occhi e le mie braccia, cosa vuoi? Oh, i miei polmoni e il mio fegato…”) e intercalando alle imprecazioni un verso incomprensibile, Goru Goru appunto, che terrorizza a morte il povero David.

2) Beppina (La Cognizione del dolore di C.E. Gadda). Pescivendola di poche parole, la Beppina sans culottes (nel senso di senza mutande) è nota per la sua mania di pisciare all’impiedi, in modo sbrigativo e “amazònico”. La Beppina è una Tina Pica all’ennesima potenza e vale da sola (con le sue quasi omonime Peppa la lavandaia e Pinina) la fatica di farsi le salite impervie della Cognizione del Gran Lombardo.

3) Palamède de Charlus (Alla ricerca del tempo perduto, di M. Proust). Definire minore uno dei più grandi personaggi della Recherche può essere una forzatura. Ma, come succede con i caratteristi, ogni sua apparizione è un must e con il suo corpo imponente e le sue manie occupa tutta la scena. Che si trovi a corteggiare un custode o a farsi beffe dei parvenues parigini, il Barone è un perfetto mix di cialtroneria e classe.


4) Pew (L’isola del tesoro, di R.L. Stevenson). Pirata cieco e malvagio oltre ogni limite. Appare un paio di volte all’inizio del libro, ma la sua immagine cenciosa e putrida non si dimentica. Finisce degnamente sotto gli zoccoli dei cavalli.

5) Zio Toby (Tristram Shandy di L. Sterne). Ex ufficiale inglese in congedo con la fissa di ricostruire le battaglia famose nell’orto dietro casa. È svanito, gira sempre con l’inseparabile valletto Trim e incarna il tipico gentleman di campagna, innocuo e un po’ matto, che non ha niente da fare tutto il giorno.

By alunno Proserpio

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