Ieri, dalla parrucchiera, ho letto su una rivista femminile che “si rivolge a una donna internazionale, contemporanea, curiosa, raffinata e la seduce con originali servizi di attualità, moda e bellezza, di straordinario impatto visivo e forte contenuto giornalistico” un articolo su una mia ex collega. Nell'articolo, che era poi un'intervista, si diceva che questa mia ex collega (d'ora in poi, MEC) è – cito testualmente – un'italiana radical-glam che ha convinto gli americani che al cinema non c'è solo l'happy end. Chissà come avrà fatto mi sono chiesta, noi non riusciamo nemmeno a convincere gli italiani... Rispondendo alle domande della giornalista la MEC dice che la mattina, appena alzata, prima di cominciare a lavorare, fa un tuffo nell'oceano. Io, la mattina, appena alzata, do da mangiare alle mie gatte e penso che forse sarebbe il caso di tornare a letto. L'intervista a questa mia MEC era completata anche da alcune foto, una di lei con Abel Ferrara, una di lei con Andy Garcia, una di lei con William Dafoe. Mi ha fatto un certo effetto...
by oscilloscopio azzurro
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