Il mistero dell’isola nera. Prima puntata

Pubblichiamo con piacere le prime puntate del romanzetto d'appendice "Il mistero dell’isola nera", già apparse nel, a breve redivivo, foglio ottocentesco "il Telegrafo a Vapore" e delle sue puntate inedite, come sempre frutto del sudore che inzuppa le classiche quattro camicie dell'alunno Proserpio.

L’occulto ingegnere
Arrivai in treno, in un pomeriggio stranamente assolato di novembre. E subito mi resi conto di poter percepire la sua presenza. Nei nomi delle strade, che tante volte avevo letto nei resoconti giornalistici. Negli edifici, persino nei volti dei più anziani, che forse l’avevano conosciuto di persona.

Tutti, a Weston Super Mare, cittadina di mare a poche miglia da Bristol, si ricordano il suo nome. Cinquant’anni fa, attorno al 1840, Isambard Kingdom Brunel era sulla bocca di tutti. Brunel era un ingegnere, e per conto della Bristol & Exeter Railway aveva l’incarico di sovrintendere la costruzione della tratta ferroviaria che avrebbe collegato Weston alle principali linee ferrate del regno. L’ingegnere arrivò in città con la sua famiglia e andò a vivere a Swiss Villa, un’elegante costruzione in uno dei quartieri più esclusivi del circondario. Inizialmente il suo arrivo venne accolto con gran giubilo dalla popolazione. Weston Super Mare, collegandosi alla Grande Ferrovia Occidentale, una delle meraviglie della tecnologia del tempo, avrebbe finalmente visto arrivare a frotte i turisti, richiamati dall’ambiente incantevole e dalle delizie del luogo. Ben presto però, strani fatti iniziarono a essere associati al nome di Isambard Kingdom Brunel. Innanzitutto la scoperta, sotto un terrapieno che gli operai stavano spianando per far posto ai binari, di una serie di resti umani, risalenti probabilmente all’epoca dei druidi. La scoperta venne fatta passare sotto silenzio, e solo dieci anni dopo, nel 1850, altri resti vennero alla luce, costringendo la stampa a dar conto della misteriosa scoperta. I resti, teschi, braccia e tibie umane, vennero fatti risalire all’età del ferro e ricondotti all’esistenza, nei dintorni, di un’antica fortezza. Ma molti testimoni, tra cui il dottor Tobias Jekyll, padre di uno dei più noti medici londinesi di questi anni, notarono che le ossa sembravano molto più recenti e portavano incise misteriose rune, più vicine ai segni che gli indigeni Maori si tracciano sul viso e sul corpo che al linguaggio degli antichi druidi celtici e sassoni. L’ingegner Brunel strinse inoltre amicizia con il figlio maggiore del dottor Edward Long Fox.
La famiglia Fox aveva acquistato, attorno al 1830, l’isola di Knightstone (vale a dire la pietra del cavaliere). Nell’isola già da tempo erano attivi alcuni bagni di villeggiatura. Il dottor Fox, pioniere nel trattamento delle demenze, volle tuttavia insediarvi anche un campo di lavoro ove impegnare i suoi pazienti. Vi installò anche un laboratorio. Il figlio di Fox e l’ingegner Brunel passavano molte ore a compiere strani esperimenti nel laboratorio del vecchio Fox. E i villeggianti che passeggiavano nottetempo nei pressi della grande villa dei Fox più volte testimoniarono di aver udito strane grida e grugniti non umani venire dalle finestre ferrate dei sotterranei. L’inaugurazione della stazione ferroviaria di Weston Super Mare coincise con la partenza dell’Ingegner Brunel per Londra e di Jonathan Fox, il figlio del dottore, per le isole Andamane.
(continua)

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